A.I. Intelligenza Artificiale
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Christiane Kubrick
La terza moglie del regista racconta l'ultimo progetto incompiuto

Terza moglie di Stanley, attrice in gioventù e affermata pittrice. Dopo la morte del marito, ha rotto il silenzio che ha sempre contraddistinto lo stile di vita dei Kubrick e ha rilasciato molte interviste, specialmente per porre fine alle menzogne giornalistiche che volevano Kubrick un orco eremita e misantropo.

 
Il mio sogno si è avverato
di Christiane Kubrick

"Stanley era stregato dall'anima dei computer. Il mio sogno si è avverato: sarà Spielberg a dirigere il film che mio marito desiderava tanto." Christiane Kubrick, la vedova del regista di Eyes Wide Shut al telefono aggiunge: "C'era un tenero e complice legame tra Steven e Stanley e il loro film ne sarà la continuazione. Sono stata io a convincere Spielberg."

E Christiane svela anche che sta realizzando con le figlie una pellicola - documentario sul marito. "Un film familiare fatto di foto, spezzoni non utilizzati, copioni inediti come quello di un Napoleone e disegni mescolati alle sue inquadrature. Ogni tanto faccio un viaggio nei luoghi dei quali mio marito amava sentir raccontare: i colori della Sicilia, la morbidezza dell'Umbria dove sarò presto. Io lo prendevo in giro chiamandolo il Proust del cinema perché se ne stava sempre con noi ed era dovunque, inventando sapori. Viaggiava dal suo tavolo, con Internet e i fax. Tutto me lo riporta più vivo nel film che stiamo preparando in famiglia. Stanley aveva rinunciato a realizzare il suo film sulla Seconda Guerra Mondiale, Wartime Lies, quando aveva suputo che Spielberg teneva tanto a Schindler's List. In questo scambio profondo che spesso è la vita, sarà Steven, ora, a prendersi il racconto della vita artificiale."

Spiega che A.I. è tratto da un racconto di Brian Aldiss "che sognava mondi futuri e che, avendo vissuto la Seconda Guerra Mondiale, inseguiva la sua giovinezza rubata. Lavorarono insieme a lungo Stanley e Brian, sino a uno screzio profondo. Il racconto originale si intitola Super Toys Last Summer Long e parla di un bambino, di un suo orsacchiotto, di robot e di un luogo dove si creano intelligenze artificiali, un luogo magico, come fosse sommerso dal ghiaccio, ma abitato da una creatura che sogna un rapporto caldo, con la propria madre, come Peter Pan. Questo è solo uno dei temi."

Ma c'entra anche Asimov... "E' come se in quella storia Stan avesse messo, sin dalla prima lettura, anche il fascino che su di lui esercitava Asimov, il creatore dei robot che sognano e forse sono essere umani. Diciamo, allora, che ci saranno anche il cuore e l'intelligenza di Asimov, per certi aspetti. Con questi elementi, però, è facile capire perché Spielberg si sia a poco a poco innamorato di una vicenda in cui entra anche il tema dei computer, che ci permettono di comunicare, che forse hanno un'anima."

Racconta che Kubrick amava molto E.T. di Spielberg e lo citava: "Ci sono contatti tra il piccolo protagonista del racconto di Aldiss ed E.T."

Spielberg ai premi della Directors Guild ha avuto parole bellissime per suo marito con i suoi colleghi registi, senza anticipare il progetto. "Tutti gli hanno chiesto di Kubrick: ha deciso e ha dato l'annuncio, telefonandomi. La gioia di vivere di mio marito vincerà la malinconia della sua assenza, si sposerà con la matura fantasia che oggi ha Steven. E mentre loro due lavoreranno, io continuero a ricomporre il mondo di mio marito. Sarà un modo di essere vicina a entrambi."

Corriere della Sera, 16 Marzo 2000

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