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Trovata la ninfetta
 

Il problema di trovare l'attrice per la Lolita di Vladimir Nabokov ha provocato a Hollywood più trambusto di quello che sarebbe seguito a un appello pubblico in cerca di cani dopo la morte di Rin Tin Tin.

Il compianto Errol Flynn aveva offerto tempo fa i servizi della sua fidanzata adolescente, Beverly Aadland, oltre che i suoi per la parte di Humbert Humbert, il tragicomico amante di mezza età di Lolita.

Il regista Stanley Kubrick è stato sommerso dalle lettere di mamme americane convinte che le loro figlie fossero assolutamente adatte per la parte, e ha dovuto esaminare 800 adolescenti in erba prima di annunciare finalmente, lo scorso week end, la vincitrice. La scelta di Kubrick: Sue Lyon, 14 anni, bionda, occhi azzurri, studentessa delle medie di Davenport, Iowa, che ora vive a Los Angeles con la madre vedova.

Kubrick l'ha scoperta in un piccolo ruolo nel Loretta Young Show, le ha fatto sostenere un provino con James Mason, che reciterà nel ruolo di Humbert Humbert, e ha deciso: "Lei è un'attrice nata. Ha anche una bellissima presenza tra le altre ballerine." Lolita e Sue si assomigliano molto. A 15 anni, verso la fine del libro, Lolita è alta 1 metro e 53 e pesa 41 chilogrammi; Sue, a 14 anni, è alta 1 metro e 57 e pesa 46 chili. Fotografie di Sue si potevano trovare nel catalogo di vendita via posta J.C.Penny, su cui ha posato da modella indossando vestiti per giovani e costumi da bagno.

Fra le altre sue caratteristiche: l'anno scorso ha vinto il premio "Sorriso dell'Anno" nel concorso organizzato dalle società dentistiche di Los Angeles, e nella scuola media King dell'East Hollywood ha suonato il violoncello. Il suo preside non la trova "bizzarra", ma se dovrà recitare la parte come Nabokov l'ha impressa nel romanzo, dovrà per forza essere un "miscuglio ... di una tenera sognante puerilità e una specie di strana volgarità."

Nonostante abbia meno conoscenze di cinema di quanto la media degli sceneggiatori ne abbia di lepidotteri (una delle specializzazioni da studioso di Nabokov) è stato proprio il romanziere a scrivere l'adattamento per lo schermo. In un primo momento aveva rifiutato, ma si era ricreduto dopo che una notte, durante un viaggio in Italia, aveva sognato se stesso mentre leggeva la sceneggiatura. Così riferisce: "Immediatamente dopo questa illuminazione, il Signor Kubrick mi ha chiamato di nuovo, e questa volta ho accettato." E' contento del lavoro che ha fatto: "La sceneggiatura è diventata un'opera poetica, cosa che era il mio scopo originario."

Inevitabilmente, mentre vi lavorava, il grande osservatore Nabokov ha tenuto gli occhi in costante movimento in giro per Hollywood, la terra dei sogni che la stessa Lolita era solita agognare.

La comunità del cinema potrebbe restare perplessa a sentire il suo giudizio: "E' il più tranquillo, dolce e delicato posto del mondo."

Nymphet Found
Time, 10 Ottobre 1960
Traduzione dall'inglese per ArchivioKubrick di Michele Pavan Deana

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