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Un giovanotto con tante idee e una macchina fotografica
di Thomas M. Pryor

Stanley Kubrick è un giovanotto che viene dal Bronx con un interesse appassionato per la fotografia e la determinazione di farsi un nome nel mondo del cinema. Non si tratta certo di caratteristiche e ambizioni esclusive, ma Stanley Kubrick non è una recluta qualunque. All'età di 22 anni ha già lasciato dietro di sé quattro anni e mezzo da fotografo per riviste di punta e, dalla scorsa primavera, ha diretto fotografato e prodotto due cortometraggi che saranno distribuiti dalla R.K.O. Pathe News. Ora sta tentando di realizzare un lungometraggio, per il quale ha stanziato un budget sorprendentemente basso, 50.000 dollari.

Uno dei più giovani fotografi assunti dalla rivista Look, Stanley iniziò la sua carriera vendendo tre fotostorie alla rivista e decidendo di lasciare gli studi al primo anno nel City College. La sua abilità come fotografo può essere giudicata sulla base dei suoi incarichi a Look, che vanno dallo scattare foto a celebrità del mondo dello spettacolo e della politica, fino ad un a gita in Portogallo per illustrare un racconto di viaggio. La rivista gli ha anche assegnato compiti importanti come seguire un circo nel suo accampamento invernale a Sarasota e la convention elettorale del senatore Taft in Ohio.

I giornalisti che hanno lavorato con Stanley lo ricordano con affetto come "un ragazzo divertente e un fotografo meraviglioso". Stanley Kubrick può dire in tutta onestà che ha trasformato l'hobby di suo padre in un mestiere. Aveva 15 anni ed era studente alla Taft High School nel Bronx quando iniziò a "giocherellare" con la macchina fotografica di suo padre. Un giorno la portò a scuola e scatto alcune foto all'insegnante di inglese, un tipo originale "che leggeva l'Amleto recitandolo davanti alla classe". Look comprò e pubblicò queste foto di Stanley.

Una delle sue fotostorie più memorabili per Look è stata The Day of the Fight, uno studio sulle ultime ore di un pugile professionista prima che salisse sul ring. Quest'idea gli sembrò buona anche per un film e, con l'aiuto finanziario e artistico di alcuni amici, Stanley lasciò il posto di lavoro da fotografo e realizzò un documentario breve dal titolo The Day of the Fight che la R.K.O. acquistò pagandolo 5.000 dollari in più del suo costo. La compagnia dette a Stanley il compito di di realizzare un altro ducumentario la scorsa estate, su un prete volante del sud-ovest, il reverendo Fred Stadtmueller, che usa un aereoplano Piper Cub per raggiungere i suoi fedeli sparsi su un vasto territorio del New Mexico partendo dalla sua parrocchia nella cittadina di Mosquero.

A caccia di finanziatori
The Day of the Fight non colpì solo le persone alla R.K.O. Pathe, ma incoraggiò anche Martin Perveler, un farmacista di Los Angeles e un amico di famiglia dei Kubrick [Perveler era in realtà lo zio materno di Kubrick, NdT], a organizzare una colletta per finanziare il primo tentativo di Stanley nel mondo dei lungometraggi. Perveler stesso ha messo la maggior parte dei 50.000 dollari necessari, confessa Stanley. Se pensate che il regista sia nervoso alla prospettiva di iniziare il film (che ancora non ha titolo) il prossimo marzo tutto da solo, vi sbagliate di grosso. Con la collaborazione di un amico, il poeta 21enne Howard Sackler, Stanley ha sviluppato una storia che parla di quattro soldati in battaglia, che restano intrappolati dietro le linee nemiche. Lui stesso la descrive come "uno studio su quattro uomini e la loro ricerca sul senso della vita e sulle responsabilità dell'individuo all'interno del gruppo".

Stanley dice di aver già pensato a tutte le inquadrature e, dopo che avrà trovato una location adatta "da qualche parte in un bosco a sud della California" afferma che le riprese dovrebbero procedere senza problemi e concludersi entro un periodo di tempo tra i quindici e i ventun giorni. Utilizzerà quattro attori professionisti "ma non ancora conosciuti" che vengono da Broadway e, poiché Stanley non è membro del sindacato degli operatori di camera, assumerà un cameraman professionista. L'unico requisito richiesto è che l'operatore accetti e segua le indicazioni già preparate da Stanley, che dirigerà a produrrà il film. Un giovanotto avventuroso? Certo. Ma uno che pare sappia bene cosa fare.

Young Man With Ideas and a Camera, di Thomas M. Pryor
The New York Times, 14 Gennaio 1951
Traduzione dall'inglese per ArchivioKubrick

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