Eyes Wide Shut
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La donna misteriosa
Un dossier per capire quale sia la reale identità della donna che salva Bill all'orgia

Il tono da thriller di Eyes Wide Shut si sviluppa grazie al mistero che gravita attorno all'identità della donna che salva Bill Harford (Tom Cruise) dalle minacce durante la sequenza dell'orgia al castello. Alla fine del film, lo spettatore resta come Bill, frustrato e confuso sull'identità della ragazza e sul perché si sia comportata da vittima che si immola per la salvezza del protagonista.

Schnitzler, nel suo romanzo Doppio Sogno, conclude l'episodio all'obitorio con queste parole.

Ma Fridolin, come attratto da una forza improvvisa, andò in fondo alla sala dove riluceva, pallido, un corpo di donna. [...] Un volto bianco con le palpebre semiaperte lo fissò. La mandibola pendeva floscia, il labbro superiore piccolo e alzato lasciava vedere la gengiva bluastra e una fila di denti bianchi. Era mai stato bello quel volto, o forse lo era ancora il giorno prima? Fridolin non avrebbe potuto dirlo - era un volto completamente insignificante, vuoto, un volto morto. Poteva benissimo appartenere a una diciottenne come a una trentottenne.
"E' lei?" chiese il dottor Adler.
Fridolin istintivamente si avvicinò ancora di più alla morta, quasi che, acuendo lo sguardo, potesse strappare una risposta a quei lineamenti irrigiditi. E al tempo stesso capì: anche se quello era davvero il volto di lei e quegli occhi gli stessi che ieri sera si erano fissati così caldi di vita nei suoi, non l'avrebbe mai saputo, non poteva saperlo - forse non lo voleva affatto. [...]
"Dunque, era lei?"
Fridolin esitò un attimo, poi annuì in silenzio, quasi senza rendersi conto che quell'affermazione poteva essere una bugia. In realtà di una cosa era certo: anche se la donna che aveva cercato, desiderato e forse amato per un'ora viveva ancora [...], anche se colei che giaceva ora nella camera mortuaria era la stessa che ventiquattr'ore prima aveva stretto, nuda, tra le braccia al suono selvaggio del pianoforte di Nachtigall, o un'altra, una sconosciuta, un'estranea mai incontrata prima - il corpo che giaceva alle sue spalle nello stanzone a volta, al lume delle fiammelle a gas oscillanti, ombra fra le ombre e come quelle oscuro e privo di senso e di segreto, non rappresentava per lui, né poteva rappresentare ormai, che il cadavere pallido della notte passata, destinato irrevocabilmente alla decomposizione.

Se il romanzo non dice, il film confonde: Schnitzler chiude il mistero mantenendolo tale, mentre Kubrick, introducendo la scena fintamente esplicativa del dialogo tra Victor Ziegler (Sydney Pollack) e Bill (Tom Cruise), apre più dubbi di quanti apparentemente ne chiude.

Dopo questa sequenza, Bill, e con lui lo spettatore, è convinto che la donna che lo ha salvato sia Mandy, ossia Amanda Curran (interpretata da Julienne Davis): memore dell'aiuto prestato durante l'overdose nel bagno di Ziegler, Mandy si immola per riconoscenza. Oppure, dando credito a Ziegler, durante l'orgia si è inscenata una finta per spaventare Bill e farlo desistere dalle sue indagini. Alla fine, quindi, Mandy potrebbe essere stata uccisa a causa di Bill oppure potrebbe semplicemente essere morta per overdose come afferma Ziegler e come riporta l'articolo di giornale letto da Bill.

Il ruolo di Ziegler è interpretato perfettamente da Sydney Pollack: mentre egli spiega gli eventi della notte passata, guarda Tom Cruise come a valutarne i pensieri dai movimenti del viso, come se dovesse stare in guardia per cambiare la "verità" che gli sta propinando nel caso in cui questa si rivelasse troppo distante dalle idee che si affollano nella sua mente.

Così, Ziegler non fa altro che dare conferma alle supposizioni di Bill, sfruttando le le scarse informazioni a disposizione di quest'ultimo per dirgli ciò che egli si vuole sentir dire: una teoria buona per finire la questione il prima possibile. Sul momento, la spiegazione di Ziegler appaga Bill (e lo spettatore); il film termina con essa: occhi chiusi. Tuttavia la storia di Bill non termina con la fine di Eyes Wide Shut, il cui finale resta aperto. Come lo spettatore, Bill tornerà ad aprire gli occhi, a pensare alla sciarada di Ziegler e ad interrogarsi sull'identità della donna e sugli eventi di quella rocambolesca notte. Oppure lascerà perdere e ignorerà coscientemente la ricerca della verità.

A prescindere da questa cortina di fumo alzata da Ziegler (sia la morte di Mandy un reale sacrificio o una finta), tornando alle immagini dell'orgia al castello, tuttavia, possiamo notare che la donna che si avvicina a Bill e lo avverte del pericolo imminente non ha il corpo di Mandy, ossia dell'attrice Julienne Davis. Si tratta di un'altra interprete, di nome Abigail Good. Questo non è un mistero, ma un semplice indizio dissimulato: ad una seconda visione si comprende che Ziegler ha mentito sull'identità della donna salvatrice, approfittando delle circostanze della notte precedente relative ad Amanda Curran: l'overdose nel bagno, il salvataggio da parte di Bill, la visita all'obitorio con il suo cadavere.

Julienne Davis nel film
 
Abigail Good nel film
 
Julienne Davis nel ruolo della prostituta Mandy.
 
Abigail Good nel ruolo della donna misteriosa.
 
Julienne Davis sul set
 
Abigail Good sul set
 
Julienne Davis durante le riprese all'obitorio.
 
Abigail Good durante le riprese dell'orgia.
 

Il fatto che Mandy non può essere la donna che salva Bill è confermato anche dai credits del film. Il personaggio di Mandy, ossia Amanda Curran, è interpretato da Julienne Davis: è lei la donna nel bagno di Ziegler in overdose ed è sempre lei all'obitorio nel prefinale. La Mysterious Woman, nome che appare nei titoli di coda del film, è interpretata invece da Abigail Good: è lei a baciare Bill alla festa in maschera e a sacrificarsi per lui.

Le seguenti interviste, pubblicate da The Independent, hanno messo in luce per prime il mistero nascosto sotto la "facile" conclusione di Eyes Wide Shut.

 
Ridacchiando con Kubrick
di Peter Carty

Cosa è successo alla scena di Eyes Wide Shut in cui Tom Cruise ha baciato un cadavere? Julienne Davis era quel corpo.

La splendida coppia, Tom Cruise e Nicole Kidman, ha il dominio assoluto sulle vicende di Eyes Wide Shut. Ma anche altri membri del cast hanno storie da raccontare: Julienne Davis per esempio, la giovane attrice, modella e musicista californiana che nel film interpreta Mandy, la prostituta tossicomane.

Inizialmente Julienne aveva avuto delle riserve riguardo alla parte. "Pensai, oh mio Dio, questo è il mio primo grande film e interpreto una prostituta tossicodipendente! In seguito vidi che il personaggio aveva spessore ed era di una certa rilevanza e così iniziò ad interessarmi." La Davis ha sviluppato il suo personaggio in parte studiando altre interpretazioni di tossicodipendenti. "Ho visto il personaggio di Uma Thurman in Pulp Fiction e ho preso molto da Trainspotting", dice.

Sul set, la Davis si rese subito conto che stava lavorando con un individuo insolito. "Kubrick era molto più eccentrico di tanti altri per il suo modo di vedere e fare le cose, e penso che fosse così per la sua intelligenza. Non si avvicinava al lavoro in modo rigoroso e lineare. Se ci fossero A, B, C e D da fare, avrebbe detto: Oh certo, D deve essere sistemato, ma c'è G laggiù, e torniamo ad A adesso. Se uno fosse una persona completamente metodica, lo porterebbe alla pazzia."

Conclusero l'affare molto presto. "Mio padre fece parte di un progetto di lancio della Nasa. Lavorò su uno dei computer che mandarono in orbita il primo satellite a infrarossi su Marte. Ovviamente Stanley si interessava di tutto ciò che riguardava lo spazio e fu realmente colpito. Ma la cosa più tenera che ricordo fu quando mi chiese un nastro della mia musica. Mi sentii quasi cadere dalla sedia quando tornò subito il giorno seguente e disse quanto gli fosse piaciuta, che la mia voce era fantastica, che sua figlia era una compositrice e che avrebbe telefonato all'amministratore delegato della Warner per fargliela ascoltare - cosa che poi fece."

Apparentemente Kubrick fu ben lungi dall'essere dittatoriale. "L'atmosfera sul set era allegra. L'unico a sbraitare era il primo assistente, ma questo era normale." Ma Kubrick non era neanche il tipo da farsi mettere i piedi in testa. "In una scena con Sydney Pollack avevo la ridarella. Dopo aver iniziato a girare la scena per la terza volta, Stanley si alzò e mi lanciò uno sguardo fisso. E questo sguardo fisso, credimi, è un tipo di sguardo che va oltre e che ti perfora completamente al tuo interno. Stanely disse Julienne, adesso è l'ora di smetterla." E Julienne smise.

Le sue scene, in media, andavano da 20 a 30 riprese in diverse occasioni, ma mai oltre le più di 50 in cui spesso si ritrovavano a girare Cruise e la Kidman.

"In alcune di queste dovevo trattenere il respiro per un minuto e mezzo e non potevo battere le palpebre; fu veramente difficile." Questo deve essere accaduto probabilmente durante la sequenza necrofilia in cui Tom Cruise bacia un cadavere nell'obitorio. Kubrick incluse questa scena nelle prime versioni del film, ma poi fu abbandonata. La Davis, per contratto, è tenuta al silenzio sulla trama - il rigoroso controllo di Kubrick persiste anche dopo la sua morte - e lei lealmente rifiuta di commentare.

Ci sono molte ipostesi riguardo alla scomparsa di questa scena. Per i più, chiaramente potrebbe essere stata tagliata per non rendere il film troppo lungo - spesso la lunghezza dei montaggi di Kubrick era fuori misura. Oppure l'inclusione avrebbe pregiudicato la distribuzione del film negli Stati Uniti; alcuni dettagli della scena dell'orgia sono stati infatti modificati digitalmente per il pubblico americano.

E' anche possibile che Kubrick ci abbia pensato due volte prima di rappresentare una simile "perversione" sullo schermo. Anche se il contenuto di Arancia Meccanica e le tematiche su cui verte Lolita sono argomenti fortemente contrari a qualsiasi idea di pudore, forse, nondimeno, come si confà ad un uomo di famiglia appagato e di una certa età, il suo punto di vista sulla sessualità era diventato un poco più conservatore.

Prudentemente, la Davis si limita a dire che "I suoi tempi di formazione furono gli anni quaranta e cinquanta. Egli pensava alle donne in modo tradizionale. Gli piacevano il rossetto rosso e i tacchi alti." Kubrick fu anche a disagio di fronte a evidenti dimostrazioni d'affetto. "Gli dicevo Ciao Stanley, entravo e gli davo un grande bacio su entrambe le guance, e lui sembrava sempre contento e spaventato allo stesso tempo."

Ci furono alcune restrizioni riguardo alla resa delle immagini di sesso. A sentire il resoconto della Davis, Kubrick stipulò che solo le attrici che non avevano subito interventi di chirurgia plastica potevano essere usate per le riprese di nudo. "Il set fu una zona off limits per il silicone", dice divertita la Davis. Ma se la motivazione dietro questa vicenda fosse estetica, morale o anche femminista, resta incerto.

Il lavoro con kubrick ha lasciato il segno sulla Davis. "In seguito mi ammalai per un paio di mesi. Forse fu il lavorare 12 ore al giorno, forse l'interpretare una tossica - perchè quando inizi un lavoro di grande impegno mentale per mesi, allora poi questo inizia ad influenzarti." Tuttavia lei è molto interessata a sofferenze ulteriori; quando le abbiamo chiesto con quali altri grandi registi vorrebbe lavorare, lei ha dichiarato che Oliver Stone sarebbe la sua prima scelta.

Giggling with Kubrick di Peter Carty
The Independent, 6 Agosto 1999
Traduzione dall'inglese di Dr. Strangelove per ArchivioKubrick
Julienne Davis
 
Il corpo del reato
di Charlotte O'Sullivan

In Eyes Wide Shut Abigail Good interpreta una "Donna Misteriosa". Ma è solo la sua metà.

Qualche settimana fa The Independent, ha pubblicato un'intervista a Julienne Davis, l'attrice poco conosciuta che interpreta il ruolo di Mandy, la prostituta tossico dipendente in Eyes Wide Shut. Il ruolo di Mandy è minore, ma di particolare rilevanza. Ad un'orgia, il dottor William Harford (Tom Cruise) viene "riscattato" da una donna mascherata, che sta rischiando con quel gesto la propria vita; egli crede che sia Mandy che lo ripaga per il suo precedente aiuto. Un personaggio alla fine del film fa pensare anche che Mandy e questa donna "misteriosa" siano la stessa persona. Quindi l'impressione generale è che quello che vediamo all'orgia sia il corpo di Julienne.

Immaginate quindi la nostra sorpresa quando riceviamo, da una compagnia di Pubbliche Relazioni, un comunicato stampa in cui si dichiara che la donna "misteriosa" era in realtà l'altrettanto poco famosa Abigail Good e che è lei la donna che urla: "Lasciatelo andare! Sono pronta a riscattarlo."

Non sorprende certo che Abigail sentisse di star passando in secondo piano. Ma la donna in questa scena indossa una maschera. Come si può dire che quel corpo non appartenga a Julienne?

Bene, per fortuna ci sono i cinefili - che in un oceano di confusione offrono una tavola da surf a cui aggrapparsi per capire meglio. Nick James, editorialista della rivista Sight & Sound, sapeva che la Mandy che vediamo all'inizio del film non era la stessa donna dell'orgia. Come? "Perché i peli pubici erano diversi." Mistero risolto.

Quindi come è sorta la confusione? A causa dell'ossessione della Warner a mantenere segreta la trama del film, i commenti di Julienne sul suo ruolo sono stati tutti vaghi. Noi l'abbiamo subito contattata per telefono - Abigail ha preso il posto della Davis in alcune scene? "No" dichiara lei offesa, "è tutto mio. Abigail Good è stata solo una comparsa. E, ad ogni modo, lei è inglese." (La donna misteriosa ha un accento americano). "E' spassoso," dice Julienne, non del tutto divertita, "succede spesso, le persone cercano di ricevere riconoscimenti per cose che non hanno fatto".

Torniamo ad Abigail. "0oh", dice con un brivido di eccitazione, "sono il suo scheletro nell'armadio." Secondo Abigail, Julienne (che aveva dichiarato in un'intervista di essere in buoni rapporti con Kubrick) è stata "una ragazza con cui era difficile lavorare. Ed era sempre in ritardo."

Qualsiasi sia stata la ragione, sebbene entrambe le due attrici fossero truccate, è stata Abigail a fare la parte della donna misteriosa e a recitare quelle parole. Julienne appare all'orgia, ma è solo una delle tante donne mascherate sullo sfondo.

Ma è proprio Julienne nelle scene iniziali e alla fine nell'obitorio? "Certo," dice Abigail alzando le spalle, "tutto ciò è stato girato mesi prima. Ma ho passato un anno lavorando a quel film. Ero solo io a stare sotto la maschera. Le mie scene con Tom furono le ultime che Stanley ha girato e ho il riconoscimento nei credit, come la Mysteriuos Woman. (Alla Warner sono pronti a confermarlo). "Il nipote di Stanley ha persino firmato una mia fotografia con questa dedica: Alla donna misteriosa che più tardi si è rivelata essere la stupenda Abigail."

La sua versione dei fatti dipinge un'immagine misteriosa della vita sul set di Kubrick. E, come in genere vanno questo tipo di discussioni, non tutto è stato interamente dignitoso. Non si può dire che le due attrici si siano comportate bene fuori dal contratto. Julienne si è messa a "sparare" affermazioni, Abigail qualcosa di più, anche se entrambe si sono riferite soprattutto al seno e al sedere. Il riserbo che sta intorno alla trama, sembrerebbe più a favore di Julienne, ma quando Abigail si è vantata dicendo che a Kubrick "piacciono le mie lunghe gambe, lui preferisce il mio modo di camminare... Lei si prende i meriti per il mio corpo", è difficile non rabbrividire.

Così abbiamo ricevuto un'altra chiamata da Abigail. Aveva parlato con Leon Vitali, l'assistente di Kubrick, e lui non era contento della nostra piccola chiacchierata. "Sono tutti preoccupati che si tratti di cattiva pubblicità" dice Abigail, "e non voglio di certo offendere nessuno, non voglio che mi si veda come se stessi usando Stanley, o cercare di farlo apparire male." Era veramente nel panico. "Vorrei piuttosto non fare pubblicità per niente."

Ma fa veramente apparir male Kubrick? Abigail ammette di essere stupita del fatto che Kubrick abbia pensato di poter farla franca con questo inganno. I corpi delle due donne sono realmente abbastanza diversi. E' facile prendere ciò come un'offesa, sia per le due attrici che per il pubblico. Kubrick crede davvero che un paio di seni sia uguale ad un altro?

Forse no. Questa faccenda ha uno strano precedente. Diversi anni fa, mentre Kubrick si era rintanato a Gerrard'S Cross, un individuo opportunistico che gli somigliava (e che attualmente non gli somiglia per niente) batté i bar e i cafe di Soho, spacciandosi per lui. Nel suo ultimo film questo bizzarro fatto è riportato sullo schermo - due personaggi che passano per uno solo.

Così potrebbe esserci un altro modo di guardare a tutto questo. La cosa realmente scioccante in Eyes Wide Shut è che è così privo di mistero, così privo di oscurità e angoli nascosti. L'uso di una donna diversa per interpretare "la donna misteriosa" inserisce un po' di caos in questo miscuglio. Fa girare il film su di sé, il nobile atto di una donna ormai decaduta trasformato in un gesto senza conseguenze - un pezzo di teatro da sogno, molto più in tono con la storia stupendamente stordita e confusa di Arthur Schnitzler. Nello sdoppiare Mandy e la donna misteriosa in due, forse Kubrick non stava cercando di essere sdolcinato né di farla franca. Forse voleva solo controllare che noi tenessimo i nostri occhi ben aperti, così potevamo gradire un ultimo e profondo scherzo.

Body of Evidence di Charlotte O'Sullivan
The Independent, 27 Agosto 1999
Traduzione dall'inglese di Dr. Strangelove per ArchivioKubrick
Abigail Good

Dicevamo che lo scambio di donna non è un mistero, ma un semplice indizio dissimulato. Tuttavia, nella sequenza dell'orgia al castello, la faccenda si complica ulteriormente: qui non assistiamo solo all'entrata in scena di una nuova donna e quindi di un nuovo personaggio (interpretato, come detto, da Abigail Good), ma ci sono alcune discordanze visive che non permettono di chiudere in questo modo, di per sè già poco soddisfacente, la questione.

Le due foto qui presentate mostrano come, nel'istante dello stacco di montaggio della sequenza, il corpo che interpreta la donna che si avvicina a Bill cambia, apparentemente senza motivo. L'identità della donna è una sola, confermata dalla maschera, unico elemento che permette di distinguere le figure femminili della sequenza, ma l'interprete di questo ruolo cambia, come mostrato dai seni e dai peli pubici.

Donna all'orgia
 
Donna all'orgia
 

Del resto, applicare la logica alla sequenza dell'orgia porta inevitabilmente al fallimento di ogni ipotesi: è una sequenza costruita interamente come sogno, come il doppio del sogno raccontato da Alice (Nicole Kidman), per cui procede per una logica onirica. Ogni domanda che si accanisce sulla logica degli eventi non può trovare risposta: come fa la donna a riconoscere Bill appena arriva? Non c'è stato il tempo materiale per capire l'identità di Bill dalla ricevuta nel soprabito né per comunicarlo alle donne già disposte in cerchio (la spiegazione di Ziegler è quindi nuovamente falsa). Chi è l'uomo che guarda Bill dal balcone? E perché lo guarda? E chi è l'uomo che allontana la donna misteriosa da Bill? E perché?

In conclusione, probabilmente Kubrick ha utilizzato in modo contraddittorio i corpi delle attrici per mantenere l'ambiguità di Schnitzler riguardo l'identità della donna salvatrice: a parole l'ambiguità si ottiene piuttosto facilmente, mentre è un obiettivo sfuggente avendo a che fare con le immagini. Un volto e un corpo sono evidenze concrete dell'identità di una persona: per restituire lo smarrimento di Bill e lasciarlo nelle stesse condizioni del Fridolin di Schnitzler, Kubrick non ha solo mantenuto l'utilizzo di maschere e costumi per dissimulare l'identità della donna, ma ha anche sdoppiato il personaggio della salvatrice su due corpi diversi (Mandy e la Mysterious Woman), su due attrici diverse (Julienne Davis e Abigail Good). Kubrick ha costruito il mistero attorno al corpo di una donna: disseminando indizi a favore ora dell'una ora dell'altra attrice, complicando l'identificazione con uno scambio di corpo improvviso e incomprensibile, e soprattutto grazie all'illusoria scena esplicativa con Ziegler, Kubrick ha trovato un perfetto corrispondente visivo agli smarrimenti mentali della novella Doppio Sogno.

Unendo questo mistero di indentità con la messinscena onirica del ballo in maschera, in cui le donne cambiano continuamente posizione all'interno del cerchio, Kubrick ha poi mischiato ulteriormente le carte in gioco conferendo a tutta la sequenza a Somerton un passo e un'atmosfera che ha la logica del sogno.

Quanto fin qui detto ha il solo scopo di far aprire gli occhi: non serve a risolvere un mistero, ma a svelarlo e metterlo in evidenza. Il mistero di Eyes Wide Shut è inestricabile e così deve restare. Funziona benissimo anche come chiusura definitiva della carriera kubrickiana, tanto per ribadire il tema dell'ambiguità e della difficoltà di arrivare alla verità, sempre presente nei film di Kubrick. Si devono fare deduzioni e inferenze per capire se la donna misteriosa è Amanda Curran: qualunque cosa si decida (è lei / non è lei), si è comunque ragionato sugli indizi, esattamente come deve fare Bill se vuole uscire dal mistero. Fa parte della ricerca della verità, uno dei temi del film. Verità che non sempre è conoscibile.

Non c'è soluzione al mistero di Eyes Wide Shut, come non c'era alle domande che restano nella mente di Fridolin in Doppio Sogno. Il romanzo non dice, il film confonde.

Per i testi di questo dossier ©ArchivioKubrick.
Citazioni da Doppio Sogno di Schnitzler come dall'edizione Adelphi, Settembre 1999.

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