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Anthony Burgess
Lo scrittore di Arancia Meccanica svela il suo coinvolgimento sul progetto su Napoleone

Scrittore inglese, autore del libro A Clockwork Orange. Durante le conversazioni con Kubrick per l'adattamento del suo romanzo, Burgess fu contagiato dalla passione per la vita di Napoleone. Kubrick infatti ha continuato a battersi per il suo Napoleon fino alla fine degli anni '70, tanto che alcuni consideravano Barry Lyndon solo delle prove generali per il film sull'imperatore corso.

 
Autobiografia [estratti]
di Anthony Burgess

Ne parlai con Kubrick discutendo di tecniche narrative e lui suggerì che io dovessi avere già una serie di associazioni narrative come trama, l'arricchimento del tema che aveva ispirato la sinfonia. Alludeva alla Sinfonia numero 3 in mi bemolle maggiore di Beethoven, l'Eroica, che all'inizio doveva essere su Napoleone e alla fine era stata dedicata a un grande eroe militare.

Dov'erano queste associazioni narrative? Il primo movimento era chiaramente sulla lotta e la vittoria, il secondo su un grande funerale pubblico e il terzo e il quarto innalzavano l'eroe al livello di mito - un mito specifico, quello di Prometeo, che Beethoven aveva sottolineato ispirandosi a un altro suo pezzo per un balletto dedicato a Prometeo.

Kubrick non proponeva questa idea per pura generosità: voleva fare film su Napoleone, usando tecniche che non erano state accessibili ad Abel Gance, e voleva che la vita di Napoleone fosse contenuta in un film di lunghezza non eccessiva. Aveva bisogno di una sceneggiatura, ma una sceneggiatura doveva essere preceduta da un romanzo. La trasposizione in musica della vita di Napoleone dalla prima campagna italiana fino all'esilio di Sant'Elena sarebbe stato un atto di compressione, e avrebbe suggerito le tecniche per comprimere anche il film. Così, se la battaglia di Waterloo fosse stata in corrispondenza dello "scherzo" di Beethoven, il racconto cinematografico sarebbe stato giustificato nell'accelerare la narrazione a un livello quasi comico. L'esilio e la morte a Sant'Elena avrebbero dovuto seguire la tecnica di Beethoven di tema e variazioni - forse una ricapitolazione degli stili cinematografici da Ejsenstejn in poi - e la morte di Napoleone avrebbe dovuto essere seguita dalla sua resurrezione mitica, visto che così intendeva Beethoven.

Finanziare un film del genere - con riprese dall'elicottero delle principali battaglie, tutte ricostruite nei più minuziosi dettagli - sarebbe costato molti milioni più di Arancia Meccanica, ma prima o poi il film si sarebbe dovuto fare e Kubrick era chiaramente l'uomo più adatto. Intanto la stesura di un romanzo intitolato Napoleon Symphony (il solo titolo possibile) avrebbe richiesto solo del tempo.

You've had your time: the second part of the confession, 1990
Traduzione dall'inglese come in Stanley Kubrick: l'uomo dietro la leggenda di Vincent LoBrutto

Anthony Burgess
 
Intervista a Anthony Burgess [estratti]
di Sheila Weller

Kubrick voleva fare un film su Napoleone. Doveva essere il suo progetto successivo a 2001 ma aveva avuto molta difficoltà a scrivere la sceneggiatura. Sapeva che avevo da tempo l'intenzione di scrivere un romanzo con la forma di una sinfonia. Io avevo avuto un'idea molto semplice: prendere una situazione alla Jane Austen e scriverla nella forma di una sinfonia di Mozart: dove i temi si capovolgono e c'è uno sviluppo o una sezione fantastica. Avrei combinato Jane Austen e il marchese De Sade. Sarebbe stato piuttosto divertente...

Ma Kubrick mi chiamò al telefono e disse: "Aaanthony, se devi scrivere una sinfonia perché non la scrivi su Napoleone, che... vedi..., hai già una sinfonia su cui lavorare: l'Eroica di Beethoven, che era naturalmente dedicata a Napoleone". Così propose che invece di quella roba scrivessi romanzo come volevo e poi l'avremmo usato come base per un film. Ma andrò avanti lo stesso, comunque. Dipende interamente da Kubrick se sarà o no effettivamente trasformato in un film. Ma, cioè, mi ha chiesto di farlo, e se cambiasse idea e mi chiedesse di farlo in un altro modo, non mi disturberebbe.

Village Voice, Agosto 1972
Traduzione dall'inglese come in Stanley Kubrick: l'uomo dietro la leggenda di Vincent LoBrutto, 1999

Anthony Burgess
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